LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI
ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO
STAMPA
Anno XXIX n.18
23 Novembre 2013
PAOLO COME RIFIUTO DA RICICLARE
XX ANNIVERSARIO DELL'ESPIANTO DI PAOLO MONDO
Questo è mio figlio. Aveva 19 anni quando mi hanno indotto a firmare, con l'inganno, la donazione dei suoi organi. “Paolo è morto” mi dissero. Poi seppi che era vivo perché per i trapianti si prelevano organi pulsanti.
Paolo, germogliato nel mio ventre, partorito con gioiosa fatica, allattato al mio seno, educato nello splendore della danza e dell'estetica della vita è stato declassato dai medici ad un inanimato contenitore di pezzi di ricambio.
Medici-chirurghi dell'espianto-trapianto al posto di curarlo me l'hanno ridotto come rifiuto da riciclare.
Se dicessero la verità nessuno donerebbe, lo sanno bene.
Non glielo perdono! Questi malvagi istituzionalizzati hanno avuto la faccia tosta di scrivermi “che l'équipe di medici psicologi e psichiatri sono disponibili a fornirvi assistenza psicologica... Il Centro Specialistico d'Assistenza alle famiglie dei donatori ha la funzione di venire incontro alle Vostre necessità, e raccogliere i consigli per migliorare l'iniziativa del prelievo d'organi”. Sfrontati ed anche provocatori nella loro crudeltà.
Per loro è anormale il sentimento materno, per loro il sentimento va cancellato dalla faccia della terra come fosse malattia, così creano una società disumanizzata, funzionale ai loro profitti.
Non avrò mai pace.
Mamma di Paolo
Silvana Mondo- Consigliera
Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi
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